Origini del Rito Scozzese

Origini del Rito Scozzese

E ormai noto a tutti i Liberi Muratori che dopo i primi tre gradi (massoneria azzurra), il passaggio ai Riti costituisce un ulteriore e più incisivo percorso sulla via iniziatica. Va però subito chiarito, tenuto conto che l’obiettivo iniziatico non cambia, che gli strumenti utilizzati nel percorso di fanno via via più sofisticati, soprattutto nel Rito Scozzese Antico e Accettato che è il più seguito e ad avviso nostro, il più prestigioso.
Va infatti ricordato che tutta la filosofia del Rito Scozzese Antico e Accettato è volta alla ricerca Verità e della Giustizia talché l’oggetto del percorso riguarda più l’armonia delle forme del Tempio, che alla sua costruzione, oggetto questo della Libera Muratoria Azzurra.
Però, mentre le origini della Massoneria Azzurra (Ordine), nonché quelle mitiche o ideali sono abbastanza note, (dai documenti risulta che Rotari e Liutprando – entrambi re dei Longobardi – affrancassero i Maestri Comacini dalle leggi positive in vigore nel regno) , sul Rito Scozzese Antico e Accettato poco si conosce e ancor meno si parla.
Cercheremo conseguentemente più che di colmare – sia pure in modo parziale – alcune lacune , richiamare sinteticamente l’attenzione sulla scorta di quanto è stato scritto dagli storici francesi sulle origini.
Sappiamo infatti che il Rito Scozzese Antico e Accettato nella attuale forma nasce a Charleston (U.S.A.) nel 1801, e che il Marchese De Grasse Tilly costituì nel 1804 il Supremo Consiglio del Rito in Francia e successivamente nel 1805 in Italia.
Va però chiarito che il Supremo Consiglio di Charleston nel 1801 fissò le regole mise ordine ad una situazione sorta nel secolo precedente, che aveva visto sorgere numerose logge chiamate scozzesi e/o di perfezionamento.
Secondo Naudon, molte Logge scozzesi erano sorte quale reazione ad un eccessivo razionalismo (tipicamente illuminista) al fine di recuperare , nei lavori iniziatici, quei valori della tradizione di contenuto spirituale, trasformando la tendenza alla assoluta razionalità della Massoneria Azzurra, nella ragionevolezza della tradizione iniziatica.
Tuttavia la qualificazione di scozzese sembra avere anche altre origini.
E’ infatti plausibile pensare che le unità speciali scozzesi assunte o assoldate dal re di Francia come guardie personali ravvisassero l’esigenza d riunirsi in logge particolari con connotati più spirituali rispetto alle Logge azzurre dove si era affermata l’abitudine di banalizzare lavori e soddisfare con l’apparenza, la vanità di molti adepti.
Nel libro L’Ordre des Francs Maçons trahi del 1744, si sostiene infatti che un numero considerevole di fratelli disonorarono l’istituzione per la bassezza delle loro intenzioni e per gli interessi che animavano tali fratelli (Naudon, Historie, Rituels et Tuileur, des Hauts Grades Maçoniques, Dervy Livres, 1978).
Si moltiplicarono così i gradi aggiuntivi riconducibili a diverse matrici culturali
Biblico- esoteriche
Cristiano-cavalleresche
Alchemiche-rosacrociane.
Tutte però erano considerate come metodo – non unico – di ricerca iniziatica.
In questa cornice sociale si inserisce anche l’appoggio e il sostegno di alcune Logge alla rivendicazione di Giacomo II Stuart (Cattolico) al Trono di Inghilterra, quando si era rifugiato in Francia, sullo sfondo del conflitto fra cattolici e protestanti.
La morte tragica di Carlo I Stuart viene così simbolicamente rappresentata dalla leggenda di Hiram (con possibile identificazione con De Molay) ed un certo desiderio vendetta anima i Figli della Vedova, così chiamati i Liberi Muratori sostenitori della causa giacobita.
Non va dimenticato infine che molti nobili scozzesi divennero protettori della corporazione dei muratori : questi nobili erano discendenti dai Cavalieri Templari che – in Scozia – si erano fusi con gli Ospitalieri ed avevano conservato i loro possedimenti.
In definitiva, si erano ormai affermati in Francia, e non solo, numerosi gradi cosiddetti scozzesi o di perfezione.
Questi gradi si diffusero anche in America: Etienne Morin aveva ricevuto la patente di diffondere il rito scozzese nel mondo intero. Va inoltre considerato che i gradi scozzesi si erano diffusi nell’esercito britannico fin dal 1732, (la prima loggia prese il nome di Royal Scots in proposito v. Baigent e Leigh, Origini e storia della Massoneria, Newton Compton 1989 pag. 216) e che queste logge erano state autorizzate dalla Grande Loggia Irlandese.
Erano naturalmente logge itineranti e, a causa della guerra coloniale Franco-Inglese, si diffusero nel continente americano in modo alquanto disordinato con un percorso iniziatico non sempre lineare fino a quando, nel 1801 a Charleston, il Supremo Consiglio mise ordine e diede la patente al Conte De Grasse Tilly di costituire i Supremi Consigli in Europa. E così nel 1804 venne istituito il S.C. del 33° e ultimo grado del Rito Scozzese Antico e Accettato in Francia, cui seguì nel 1805 quello italiano.
Volendo percorrere le tappe significative della storia dobbiamo ricordare le seguenti date: fin al 1723-25 il Maestro Scozzese per le Logge inglesi era il Maestro Venerabile e solo dopo tale data venne creato il 3° grado. Nei secoli precedenti gli Stuart erano stati i protettori della Libera Muratoria.
1737 Ramsay teorizza il meglio del pensiero umano con riguardo agli aspetti scientifico-speculativi e recuperando il valore etico della cavalleria templare prospetta in un futuro del Rito la fondazione di una “Accademia del Sapere”.
1743 Il Duca di Clérmont con le Ordonnances Générales introduce il grado scozzese.
1762 Il Souverain Grand Consistoire s Sublimes Chevaliers du Toyal Secret et Princes de la Maçonnerie de Bordeaux (creato dal Consiglio degli Imperatori d’Oriente e d’Occidente nel 17599 pubblica Réglement et Vonstitutions de la Maçonnerie de la Perfection fissando in 25 gradi il percorso iniziatico. Tali logge erano chiamate logge di Perfezione.
1786 Pubblicazione delle Grandi Costituzioni di Federico di Prussia.
Tradotta dal latino fissa in 33 gradi il percorso iniziatico. Indica quali valori, Tolleranza, Unione, Prosperità in una visione dogmatica.
1801 La fissazione del Rito Scozzese Antico e Accettato venne definitivamente fissata dalla Costituzione del Supremo Consiglio a Charleston. Conferma 33 gradi assorbendo anche le cosiddette Logge della Perfezione ed accentuando il percorso dogmatico.
Trattato di Losanna: Affermazione di Unico Principio Creatore. Posizione deista.
Regolamenti interni.
2005 Dichiarazione di Ginevra: Visione antropocentrica del Rito Scozzese Antico e Accettato. Dialogo fra le culture.
Oggi è necessario rivedere la visione antropocentrica perché l’uomo non è il Signore del creato, ma il responsabile del Creato.


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