
Gli illuministi milanesi furono protagonisti di un’importante stagione culturale e politica nel XVIII secolo, contribuendo alla diffusione delle idee illuministiche in Italia e in particolare nel Ducato di Milano, allora sotto il dominio austriaco. Il loro pensiero si ispirava ai principi della ragione, del progresso, della giustizia e delle riforme sociali ed economiche.
L’Illuminismo milanese si distinse per il suo carattere pratico e riformista. A differenza dell’Illuminismo francese, più filosofico e rivoluzionario, quello milanese si concentrò su riforme concrete nell’amministrazione, nella giustizia, nell’economia e nell’istruzione. Questo fu possibile grazie al clima politico relativamente favorevole instaurato dagli Asburgo, in particolare sotto il governo di Maria Teresa d’Austria e di suo figlio Giuseppe II. Tra i più importanti illuministi milanesi troviamo:
Paolo Frisi (1728-1784): Matematico e scienziato, noto per i suoi contributi alla fisica e all’ingegneria idraulica. Cesare Beccaria (1738-1794): Autore di Dei delitti e delle pene (1764), un’opera fondamentale contro la tortura e la pena di morte, che influenzò profondamente la legislazione penale in Europa. Pietro Verri (1728-1797): Economista, storico e filosofo, scrisse Meditazioni sull’economia politica e fu tra i fondatori della rivista Il Caffè. Alessandro Verri (1741-1816): Fratello di Pietro, scrittore e intellettuale, contribuì anche lui alla rivista Il Caffè e promosse le idee illuministiche. Gian Rinaldo Carli (1720-1795): Storico ed economista, scrisse opere sulle riforme economiche e sulla modernizzazione dello Stato.
Un ruolo centrale nella diffusione delle idee illuministiche fu svolto dalla rivista Il Caffè, fondata nel 1764 da Pietro Verri. Ispirata ai giornali illuministi inglesi come The Spectator, Il Caffè trattava temi di economia, politica, scienza e società con uno stile accessibile e vivace, volto a educare e sensibilizzare il pubblico. Gli illuministi milanesi influenzarono diverse riforme promosse dagli Asburgo, tra cui:
- L’abolizione della tortura e la riduzione della pena di morte.
- Riforme amministrative ed economiche per modernizzare il ducato.
- Promozione dell’istruzione e della diffusione del sapere.
L’Illuminismo milanese contribuì a creare un terreno fertile per il Risorgimento italiano nel secolo successivo, lasciando un’importante eredità culturale e politica.


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