Il Rito Scozzese doveva esprimere una massoneria illuminista e dare continuità al Risorgimento italiano. Doveva fare proprie le idee di democrazia, libertà, uguaglianza, fratellanza, equità, giustizia, laicità e dignità, anziché diventare espressione di una visione e di una pratica egizia della società.
Il 16 marzo 1805, fu fondato a Milano il Rito Scozzese ad opera del conte francese Alexandre François Auguste de Grasse Tilly, con l’autorizzazione del Supremo Consiglio di Charleston. Napoleone Bonaparte giocò un ruolo fondamentale nella trasformazione di Milano e, più in generale, del nord Italia, durante il periodo in cui la città fu sotto il controllo francese. Con lui Milano divenne la capitale della Repubblica Cisalpina (1797-1802) e poi della Repubblica Italiana (1802-1805), per poi essere trasformata in una parte del Regno d’Italia nel 1805. Le sue riforme a Milano furono in linea con gli ideali illuministi e rivoluzionari francesi, e miravano a modernizzare la città e il sistema politico. Napoleone abolì il sistema feudale, che era ancora radicato nel Nord Italia. I contadini guadagnarono una maggiore libertà economica grazie alla redistribuzione delle terre, e il potere dei nobili fu fortemente ridotto. Introdusse il Codice Napoleonico con una riforma radicale del sistema giuridico, che garantiva l’uguaglianza davanti alla legge e promuoveva la separazione dei poteri. Il sistema legale divenne più razionale e meno arbitrario, in linea con gli ideali della Rivoluzione Francese. Cercò di ridurre l’influenza della Chiesa nel governo e nella vita pubblica. La confisca dei beni ecclesiastici e l’abolizione dei privilegi del clero furono misure importanti. Inoltre, la libertà religiosa fu garantita a tutte le confessioni. Investì anche nelle infrastrutture pubbliche, come la costruzione di strade e ponti, per migliorare la comunicazione tra le varie parti del Regno d’Italia. Milano divenne anche un centro culturale e scientifico, con un rafforzamento delle istituzioni educative. Egli promosse la Massoneria come una forza liberatrice e modernizzatrice. Milano, come altre città italiane, divenne un centro di attività massonica. Egli creò una serie di logge massoniche che servivano sia come come luoghi di riunione per i liberali e i riformisti. Milano, in particolare, divenne una città chiave per il movimento massonico. Le logge massoniche erano spesso composte da intellettuali, commercianti, militari e politici che sostenevano la causa di Napoleone e la diffusione delle riforme. Molti dei suoi ministri e consiglieri erano massoni. Le resistenze erano tante, come lo sono oggi, in un paese che ama camminare lateralmente per non scontentare né vittime e né carnefici.


Conclusione
Oggi, i termini “Riforma”, “patto sociale”, “responsabilità sociale” “etica dei risultati”, “Europa dei cittadini e non degli Stati” sono indigesti per molti frequentatori e vertici del rito scozzese. Non capiscono il significato e di conseguenza, per come sono stati istruiti, non vogliono discutere di ciò che non sanno o non vogliono sapere, alla stesse stregua dei dogmatici religiosi. Fanno vergognare chi ha dato la vita per l’indipendenza della nazione e per il nostro livello di civiltà giuridico raggiunto. Nella Loggia “Cesare Beccaria” questi termini non sono dimenticati, anzi approfonditi.
Lascia un commento