
Elaborare e squadrare una tavola con una risposta alla domanda contenuta nel tema proposto, può sembrare facile e si finirebbe con il dire cose evidenti.
Ad un attento esame però le cose si complicano: in tutto il mondo la Libera Muratoria incontra difficoltà ad affermarsi, i nostri valori espressi dal Trinomio di Libertà – Uguaglianza – Fratellanza, manifestato da una élite culturale durante il secolo dei Lumi, dovrebbero non incontrare problemi per diffondersi in una società dove la cultura, anche grazie ai mezzi di comunicazione di massa, si è globalizzata.
Dobbiamo però constatare che così non è: i nemici della Libertà di Coscienza hanno elaborato nuovi problemi che non sono solo sociali, con la conseguenza che hanno relegato, in una scala di valori, i nostri, negli ultimi posti.
Così, al posto di una fratellanza universale illuminata dalla luce della ragione e cementata dai valori etici di libertà condivisi, si è affermato il confronto o meglio la contrapposizione dogmatica fra pseudo valori egoistici espressi espressioni di culture, etnie, confessioni e via discorrendo.
Fin dai primi gradi del percorso iniziatico emerge che la Libertà, l’Uguaglianza e la Fratellanza sono valori indivisibili che cementano, fra l’altro, l’armonia sociale e sono attuali ancora oggi.
A ben osservare, tuttavia, , tali valori, seppur in gran parte recepiti o meglio assorbiti nei geni e nel DNA della nostra società, non hanno portato l’umanità ad un grado elevato di armonia.
Troppo spesso l’egoismo è sfociato in una inefficienza strisciante ed accettate che ha innescato la spirale dell’egoismo, della chiusura, dell’indifferenza e in definitiva della disarmonia.
Dobbiamo a questo punto chiarire che il termine efficienza è per noi l’espressione dell’impegno ad agire usando tutte le nostre capacità e ogni mezzo a nostra disposizione per raggiungere un risultato concreto di contenuto etico nel rispetto dei diritti naturali.
Dobbiamo tuttavia osservare come troppo spesso gli effetti non voluti delle nostre azioni, anche se ispirate da un amore universale, hanno ottenuto risultati contrari alle aspettative.
Cosi quel sacerdote, vissuto nei secoli passati, mosso a pietà per le condizioni degli schiavi, si indebitò per acquistarli e dare loro la libertà non accorgendosi che, così facendo, alimentava questo turpe commercio.
Orbene, l’efficienza, come spiegato, deve tenere conto del risultato finale delle nostre azioni.
A questo punto va osservato che solo con l’efficienza (cioè l’impegno individuale e collettivo all’utilizzo di tutti i mezzi) si può giungere a quella solidarietà che è l’anticamera dell’Armonia.
Un’altra osservazione si impone: la solidarietà resa possibile da quell’efficienza che si preoccupa dei risultati concreti, deve essere intesa non solo in senso orizzontale verso il mondo contemporaneo, ma anche in senso verticale verso le generazioni future.
Prendendo ad esempio le opere di consolidamento effettuate dai muratori con iniezioni di cemento armato, attività alla quale per tradizione ci ispiriamo, si può ipotizzare tale intervento sulle fondazioni delle colonne dei nostri valori tradizionali.
Così alla colonna della Libertà si potrebbe associare il valore dell’EFFICIENZA quale impegno ad esercitare e a far esercitare le Libertà, non solo di coscienza, ma nel loro significato più ampio di libertà positive (libertà di) e negative (libertà da o affrancamento da).
Conseguentemente si può osservar che soltanto con la applicazione dell’efficienza (in particolar nel campo economico) si ottiene quel surplus al soddisfacimento dei bisogni, necessario per esercitare la SOLIDARIETA’ che costituisce l’aspetto concreto della Fratellanza.
Questa solidarietà, intesa anche come tutela dei diritti naturali, non deve però essere intesa come applicabile solo ai contemporanei, il consenso dei quali troppe volte condiziona il nostro agire, ma dovrebbe preoccuparsi di assicurare gli stessi diritti anche alle future generazioni.
In definitiva il valore di eguaglianza dovrebbe essere interpretato anche come PREVIDENZA cioè come equità fra le generazioni delle specie.


Avviandoci alle conclusioni è necessario sottolineare che quanto precede non vuole proporre la sostituzione dei valori espressi nel secolo dei Lumi con nuovi valori, ma piuttosto di rafforzarli: è solo uno spunto che, ritengo, merita ulteriore approfondimento.
Non si può essere liberi di essere inefficienti cioè non impegnati a raggiungere quegli scopi etici dettati dalla nostra coscienza. Non si può essere liberi di non spendere i talenti di evangelica memoria.
Non si può esercitare la fratellanza universale solo a parole: la concretezza dei risultati deve accompagnare l’azione e solo l’efficienza ci consente di praticare quella solidarietà etica.
Infine, se l’eguaglianza assume i connotati universali, non può essere limitata nel tempo in cui viviamo.
In altre parole questi tre valori di EFFICIENZA – SOLIDARIETA’ E PREVIDENZA sono strettamente collegati e uniti ai valori di Libertà Uguaglianza e Fratellanza e costituiscono un unicum che collega l’etica delle intenzioni con quella dei risultati.
Conclusioni:
la risposta alla domanda del tema è pertanto la seguente. I valori della Libera Muratoria non sono cambiati ma vanno interpretati e rafforzati: l’efficienza la solidarietà e la previdenza ne costituiscono i mezzi.
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